(1832-1895)
Nacque il 26 maggio 1832 nell’allora comune di San Francesco d’Albaro. Laureatosi in legge nel 1854, lasciò presto la professione di avvocato per l’impegno politico, che lo portò infine ad essere per tre volte sindaco di Genova (1866-73, 1884-87, 1892-95), deputato e senatore, cumulando i mandati e difendendo sempre gli interessi della Liguria e della sua città, della quale propugnò l’espansione tramite l’annessione dei comuni limitrofi Foce, Marassi, San Fruttuoso, Staglieno, San Francesco e San Martino d’Albaro, favorendone lo sviluppo edilizio ed economico.
Gentiluomo di camera e amico personale di Vittorio Emanuele II, nel 1884 ebbe riconosciuto anche a se stesso e ai suoi discendenti primogeniti il titolo di barone che il padre aveva avuto da Carlo Alberto nel 1847. La moglie Giuseppina Cataldi, dama di palazzo della regina Margherita, gli diede cinque figli: Luisa Maria, Luca, Giulio, Maria Francesca, Anna Maria.
Morì a Genova il 4 marzo 1895.