Baravalle Giovanni

(1814-1899)

Oggi ho rimesso mano ad appunti lasciati nella cartellina in attesa di essere riordinata e ho trovato la biografia di un importante prelato che Eugenio mi ha fatto conoscere in occasione del mio primo intervento con l’Associazione.

L’articolo di Eugenio sul colera a Genova aveva risvegliato in me il ricordo di quella calda giornata di luglio nel boschetto irregolare e aveva riportato alla memoria la foto di un prelato con diverse onorificenze, gli chiesi chi fosse e lui mi raccontò la storia di Don Giovanni Baravalle.

Don Baravalle entrò nell’ordine di S. Camillo de Lellis, detto dei Crociferi mettendosi a disposizione dei più umili servizi e iniziò il suo apostolato come cappellano nel lazzaretto del Carmine.

Per il suo operato fu insignito di quattro medaglie al valor civile e della Croce di Cavaliere della Corona d’Italia; Genova gli conferì la cittadinanza onoraria “per acclamazione del consiglio comunale”.

L’attività di Don Baravalle fu molto importante durante le epidemie di colera che afflissero la Liguria dal 1835 al 1884.

Il 27 luglio del 1835 il cordone sanitario fu rotto da qualche contrabbandiere e l’epidemia cominciò a diffondersi da Nizza verso Torino e Cuneo, il 2 agosto il colera scoppiò a Genova e da qui si diffuse lungo il litorale tirrenico e come un effetto domino si sviluppò in tutta l’Italia settentrionale.

Ecco il racconto di Don Baravalle: “subitamente fu un gran morire di paura su tutta la linea. (…) Si piangeva, sani e non sani, per le vie; si pregava in chiesa e in piazza; si fuggiva a frotte alle riviere alle colline; e spesso fra le strette della paura che non ragiona, si andava a morire in qualche cascina, abbandonati come cani.”

“Un giorno (…) mi avvenne di dover attraversare da un punto all’altro la città: non mi ricordo d’aver vista che una sola bottega aperta: quella di un profumiere in piazza Campetto. Non vedrò certo mai più eguale spettacolo di desolazione, di abbandono.”

Morì il 3 luglio 1899 a Carmagnola, che gli diede i natali e gli dedicò una via.