(1921-1945)
Tra pochi giorni sarà il 25 aprile, anniversario della liberazione, questa data viene ricordata come la fine di un incubo durato cinque anni tra l’inizio della guerra fino al 25 luglio 1943 data in cui tutti speravano nella fine del regime. Mentre invece iniziava la seconda parte dall’8 settembre al 25 aprile 1945, un periodo terribile costato molte vite umane, il prezzo pagato da tantissime persone è stato terribile, i nostri genitori hanno dovuto sopportare pene che gli sono rimaste nella mente per tutta la vita.
A febbraio di quest’anno mi sono recato a Staglieno, trovandomi a Genova ho voluto visitare il campo dedicato ai caduti della restistenza.
Ho approfittato dell’occasione per fare le foto di tutte le tombe, e poi ho cercato attraverso alcuni libri di conoscere i personaggi che riposano in quel campo.
Tra i libri che ho trovato vi è quello scritto da Giordano Bruschi e Giuseppe Morabito, dove sono elencate numerose biografie.
Preparando alcune schede derivanti dalle foto che avevo fatto mi sono trovato difronte alla tomba di Virginia Ferretti, il nome non mi era nuovo, ma non ricordavo dove l’avevo sentito.
Tornato nella mia casa nel Comune di Zignago ho chiesto all’amico Claudio Ghirardi e a Graziano (impiegato del Comune) se avevano qualche notizia su Virginia, che risultava morta a Spezia il 2 aprile 1944, (nella lapide c’e il 2 aprile, la data è sbagliata è morta il 7 aprile)
Dopo alcume verifiche mi è tornato alla mente il drammatico evento che ha colpito Virginia.
Il 4 aprile 1944 il comando Italo Tedesco decise di attuare un grande rastrellamento intorno al Monte Gottero, con reparti della X MAS, un gruppo specializzato per la caccia alle formazioni partigiane, di cui l’alta Val di Vara era particolarmente attiva.
Nella prime ore del mattino del 5 aprile una formazione di circa 130 uomini, appartenenti al reparto Antisom di stazza a Spezia, utilizzato in funzione antipartigiana, nel 1944 venne aggregato alla X MAS con la denominazione “X FLOTTIGLIA MAS.
Secondo alcune fonti la responsabilità di questa azione è dovuta al sottotenente di vascello Franco Uccelli, comandante del reparto Antisom di stazza a Spezia.
In questa operazione furono impegnati reparti della 135. Brigata da Fortezza (attivi nel territorio di Sesta Godano) e della X MAS, nonchè altre unità minori e militi della GUARDIA NAZIONALE REPUBBLICANA.
A Torpiana molti degli abitanti riuscirono a scappare e a mettersi in salvo, tra i pochi che rimasero in paese vi erano Virginia Ferretti e sua sorella Iride che al momento erano sul loro terrazzo e mentre stavano rientrando in casa vennero ferite entrambe, Virginia in modo molto grave colpita all’addome, venne soccorsa e portata in un luogo chiamato Oradoro dove vi era un piccolo ambulatorio che alcuni chiamano ancora oggi Ospedaletto, le condizioni erano gravissime e con mezzi di fortuna venne portata a Brugnato per essere poi trasferita a l’ospedale di Spezia, dove purtroppo morì per le gravi ferite subite aveva 23 anni.
Virginia riposa a Staglieno dal 1951 e fù riconosciuta come partigiana della Colonna Giustizia e Libertà del Partito d’Azione in quanto si sarebbe esposta per avvertire alcuni partigiani dell’arrivo dei rastrellatori.
Nel 1984 il Comune di Zignago venne insignito della Croce al valore militare per il contributo dato dalla popolazione locale alla lotta di Resistenza.
Ieri 15 aprile dovendomi recare a Genova ho portato sulla tomba di Virginia Ferretti un piccolo omaggio floreale a nome del Sindaco Simone Sivori che mi ha pregato a nome di tutta la comunità di Zignago di farmi autore di questo doveroso gesto a dimostrazione che a distanza di 79 anni Virginia come tutti gli altri caduti sono nel nostro cuore.
Il paese di Torpiana è una frazione del Comune di Zignago, le case sono quasi tutte restaurate, il borgo dal sapore antichissimo mantiene le sue testimonianze con antiche volte e passaggi fatti con grande arte dai muratori dell’epoca.
Quì Virginia avrebbe potuto vivere la sua vita felice con la sua famiglia, ma il destino terribile se le portata via a soli 23 anni.
Ho fatto alcune foto del luogo e di alcune lapidi dove Virginia è ricordata.
Tra le foto vi è al il terrazzo dove venne ferita a morte, ed ho inserito anche la tomba a Staglieno dove ieri ho portato i fiori e il nastro a nome di tutta la Comunità di Zignago.