(1812-1873)
nacque a Sampierdarena nel 1812. Nel 1833 veniva arrestata essendo stato trovato nella sua casa un appello rivoluzionario che incitava i genovesi ad insorgere contro Carlo Alberto. Fu per questo imprigionata nelle carceri di Sant’Andrea. Nel 1848 la Benettini fece parte attiva dei comitati di soccorso ed assistette i feriti e le famiglie dei combattenti; durante l’insurrezione di Genova nel 1849, combattè a fianco degli insorti sulle barricate. Negli anni sucessivi svolse attiva opera patriottica, ospitando e celando nella sua casa emigrati politici e facendo collette. Nel 1856 nascose Giuseppe Mazzini che ebbe da quel momento per la Benettini affettuosa amicizia e iniziando con lei una frequente corrispondenza. Il 24 di giugno 1857, manca un sol giorno all’imbarco della Spedizione di Sapri, Carlo Pisacane riunisce nella casa di Carlotta l’intero «corpo» della spedizione e a ciascuno consegna una pistola, uno stilo ed un berretto rosso.
Carlotta fu legata fino alla morte a Giuseppe Mazzini ed ebbe da lui ricambiati affetto e stima.
Morì il 28 ottobre 1873.